Ceccano (Frosinone), mercoledì 12 ottobre 2016 – Nei suoi sogni e in quelli dei suoi sostenitori, potrebbe diventare la nuova Alexandra Kostenjuk, la “Regina degli scacchi”, come viene definita dagli appassionati la russa campionessa del mondo dal 2008 al 2010, decima donna al mondo a ottenere, a soli 20 anni di età nel 2004, il titolo di Grande maestro della Federazione internazionale degli scacchi. Per il momento Maria Palma (nella foto mentre viene premiata dal sindaco di Ceccano, Roberto Caligiore), giovane scacchista campionessa italiana originaria di Ceccano, cittadina del frusinate, si gode meritatamente il suo momento di gloria: trentacinquesima al mondo nel mondiale giovanile under 14.

Svoltasi anche quest’anno a Khanty Mansiysk, in Siberia, la competizione, per tutta la delegazione italiana composta da sei ragazzi e da tre ragazze, di cui Maria era la più piccola, si è rivelata più difficile del previsto. Allenati da due tecnici che per le due settimane di torneo hanno seguito la nostra rappresentanza, i giovani azzurri hanno giocato una partita al giorno, avendo un solo giorno di risposo, per complessivi undici turni, al termine dei quali Maria è risultata trentacinquesima battendo molte atlete dell’est Europa, oltre a indiane e cinesi, che storicamente sono le avversarie più forti.

E infatti campionessa mondiale della categoria è risultata la cinese Zhu Jiner. Interessante comunque il tabellino della nostra azzurra, che ha concluso la competizione con un punteggio di 5,5/11, frutto di quattro vittorie guadagnate contro la russa Zavgorodneva, l’irlandese Plaza Reino, la tedesca Schulze e la georgiana Bechvaia. Tre sono state poi le partite patte: una contro la bulgara Antova, le indiane Mishra e Makhija. Quattro, invece, le sconfitte subite da parte della russa Goltseva, della iraniana Zahedifar, della azera Govhar e della peruviana Dongo. La campionessa in erba, ceccanese da parte di madre, ha comunque confermato il suo piazzamento in linea con quelli suoi migliori, ottenuti ai Mondiali precedenti: 35° Maribor (2012), 77° Al-Ain (2013), 47° Durban (2014) e 34° Halkidiki (2015).

Nello scorso mese di agosto, al Campionato europeo giovanile di scacchi a Praga, Maria Palma si è classificata al secondo posto assoluto. Per lei la passione per la scacchiera è nata a scuola, grazie a una corso. Si allena con costanza giocando ogni giorno per almeno un’ora e dedicando due giornate a settimana a seguire le lezioni di scacchi. Una preparazione che le dà anche la possibilità di dedicare la dovuta attenzione alla scuola: Maria frequenta il primo anno del liceo scientifico. Ha le idee chiare sul futuro: «Spero di crescere nel mondo degli scacchi, ovviamente, ma vorrei lavorare nella medicina», ha detto dopo la sua prestazione in Russia.

Il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore che, nell’agosto scorso, accolse Maria con la sua famiglia a Palazzo Antonelli, dice a nome di tutta l’Amministrazione cittadina che «l’importanza dei valori e dei principi di cui si fa portatrice Maria è prima di tutto un motivo di orgoglio per la nostra comunità, ma soprattutto un motivo di ispirazione, per quanti già alla sua età possono raggiungere obiettivi ambiti che, oltre a formare il carattere, diventano un’autentica scuola di vita, soprattutto se condivisa con i genitori».

Maria Palma, tornata nella città dove vive, che è Cossato in provincia di Biella, precisa: «L’anno prossimo spero di poter far meglio, tentando di centrare l’obiettivo di diventare Candidato Maestro. Ma ora di penso agli impegni scolastici, ai quali penso di dover dedicare tutta l’attenzione che meritano».

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».