Roma, martedì 22 gennaio 2013 – L’architetto Renzo Piano non sbagliava quando dieci anni fa, parlando della sua creazione, affermava: “I romani scenderanno in piazza, “profaneranno” l’Auditorium, se ne impadroniranno. Questa è una città nella città dove celebrare riti, dove ascoltare i suoni ma anche incontrarsi, parlare, mangiare, sognare. Questo è un posto dove portare i bambini e vedere gli amici, un’ agorà per ritrovare il passato e costruire il futuro”. L’Auditorium Parco della Musica ha confermato le aspettative iniziali e, il 21 dicembre scorso, ha aperto il fitto calendario di eventi celebrativi del decennale con la Sinfonia n. 9 di Beethoven, diretta dal maestro Lorin Maazel. Per l’occasione, la Sala Santa Cecilia, (la più grande, insieme alla Sala Sinopoli e alla Sala Petrassi) ha così rivissuto la magia del suo primo giorno d’attività; allora, a dirigere l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, c’era Myung-Whun Chung con Maurizio Pollini al pianoforte.

Nei prossimi mesi, il programma, che spazia dai concerti e festival di musica classica, contemporanea, jazz, pop, rock, etnica, agli spettacoli di danza e teatro e alle rassegne di cinema, letteratura, filosofia, scienza, etc., regalerà ancora tante emozioni e sorprese. Solo qualche assaggio: Sylvie Guillem, star della danza, si esibirà il 3 febbraio, il 13 febbraio sarà la volta di Ludovico Einaudi, apprezzato interprete della musica classica contemporanea, attesissima anche la cantautrice Patti Smith , il 14 aprile. Inoltre, nella giornata culmine del 9 giugno sono previsti appuntamenti ad ingresso gratuito. Tutte le iniziative sono promosse dalle due istituzioni ospitate dall’Auditorium: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Fondazione Musica per Roma.

Il polifunzionale complesso romano, che ricorda la forma di uno scarabeo, copre un’area di 55.000 m² nel quartiere Flaminio. Alle tre sale principali si affiancano il Teatro Studio e gli studi di registrazione, collegati tra di loro dal foyer, l’atrio comune. Attorno sono presenti servizi commerciali tra cui una libreria, bar e un ristorante. All’aperto si sviluppa la cavea, dedicata al compositore Luciano Berio, un anfiteatro in pietra che può accogliere circa 3.000 spettatori durante la stagione estiva e in occasione del Festival Internazionale del Film di Roma ospita il red carpet. Nel corso dei lavori di costruzione sono stati ritrovati i resti di un antica villa romana, oggi esposti nel piccolo museo sotto la cavea. Godendo di queste caratteristiche di prim’ordine, l’Auditorium, tra le eccellenze europee,” è ormai entrato a far parte della vita quotidiana della città, frequentato ogni anno da più di due milioni di appassionati, turisti e visitatori stranieri, attratti dall’architettura, dai suoi spazi e soprattutto dalla programmazione di altissima qualità”, dicono i responsabili. Lunga vita, quindi, all’Auditorium Parco della Musica.

Maria Teresa Limosa

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