Roma, mercoledì 30 gennaio 2013 – Da Sidney a Londra, da Toronto a Brodway, da Milano a San Paolo del Brasile fino ad arrivare al debutto nella capitale. Tutto questo è “Priscilla la Regina del Deserto” in scena al teatro Brancaccio dal 24 gennaio. Musical sfavillante, glitterato e senza eguali. La Priscilla italiana non ha niente da invidiare alle  produzioni americane. Niente da invidiare perché lo spettacolo di Simon Phillips ci fa sembrare Broadway molto vicina. Anzi Broadway è qui. Nessun taglio o adattamento; anche in Italia si è rimasti fedeli alla versione pura del  Theater District.

Un’avventura “on the road” a bordo di uno scintillante bus di 7 tonnellate per oltre 7 metri di lunghezza, sul quale  viaggiano Mitzi, Felicia e Bernadette in cerca di nuove scene da calcare. Ed è tutto merito di queste Drag  Queen il successo dello spettacolo. Nell’ordine interpretate da Antonello Angiolillo, Mirko Ranù e Simone Leonardi. Abbandonati i travestimenti, se Bernadette rimane la saggia e romantica donna di classe, gli altri due tornano ad essere Tick e Adam, due uomini che devono trovare il loro equilibrio nel mondo. Un equilibrio che si tende sul quel filo sottilissimo che li fa oscillare tra la vita vera dove combattono per il rispetto, la tolleranza e l’accettazione e la vita scintillante dei palcoscenici, in quel mondo colorato fatto di zeppe, lustrini, rossetti e parrucche.

Una sceneggiatura brillante che non nega battute esilaranti, momenti divertenti e quei sensi doppi che tanto piacciono, ma che sotto la veste della leggerezza nasconde un messaggio quanto mai attuale. Un viaggio nel deserto che si conclude con lo spettacolo – e non solo – ad Alice Springs. E se la riuscita la si deve ai tre grandi attori è d’obbligo citare un punto di forza del musical, le strepitose voci delle Divas: Valentina Ferrari, Elena Nieri e Loredana Fadda. Voci che hanno intonato oltre venti brani della più famosa colonna sonora pop anni ’80, tutti interamente dal vivo. E poi tutto il ricco, ricchissimo cast. Un cast di trenta artisti, interamente italiano, tra i migliori al mondo. E tanto per fare un po’ di numeri citiamo il settanta, come i tecnici che hanno lavorato dietro lo spettacolo e che ne hanno resa possibile la messa in scena.

Il Brancaccio continua a regalare bagni di folla per Priscilla che ringrazia, conquistando ogni volta, come tutte le volte il suo pubblico con energia, coinvolgimento, emozione, commozione, stupore e leggerezza.