Roma, venerdì 13 maggio 2011 – Sono passati 469 anni dalla morte della presunta Monna Lisa (Leonardo Da Vinci 1503-1514; conservata oggi nel museo del Louvre di Parigi), al secolo Lisa Gherardini, moglie di un mercante fiorentino, eppure la ricerca della sua tomba continua ad appassionare studiosi e curiosi. Stavolta a scendere in campo è il Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici culturali e ambientali che già ha coordinato il ritrovamento (contestato da molti esperti) dei resti del Caravaggio, scomparso nel mistero più assoluto nel 1610 a Porto Ercole. Gli studiosi del Comitato hanno iniziato il 27 aprile scorso la ricerca nel sottosuolo dell’ ex convento di Sant’ Orsola (Firenze), dove la Gherardini morì il 15 luglio 1542 a 63 anni. Le indagini a detta degli esperti si svolgeranno nell’arco di alcuni giorni: inizialmente, grazie al geo-radar, si cercherà la cripta dove risulta essere sepolta la donna vissuta tra il 1479 e il 1542, poi lo scavo e infine le eventuali analisi del DNA sui resti. Seguirà infine la ricostruzione del volto che potrà svelarci uno dei misteri vecchio di secoli: la donna raffigurata nella Gioconda di Leonardo è davvero, come vuole la tradizione e sostiene il Vasari, Lisa Gherardini, oppure un’altra nobildonna dell’epoca, o più semplicemente un autoritratto di Leonardo con sembianze femminili?

Il 6 maggio scorso sono stati resi noti gli esami del geo-radar dai quali si fa sempre più probabile la presenza di resti mortali di Monna Lisa. Questi infatti hanno confermato “la presenza di una probabile cripta nell’ex chiesa di Sant’Orsola adibita al culto esterno ed anche ad accogliere le sepolture esterne”. Lo ha annunciato Silvano Vinceti, responsabile della ricerca dei resti e presidente del Comitato. Inoltre, ha precisato Vinceti, il geo-radar ha rilevato nei due chiostri vicini all’ex chiesa “zone dove potrebbero esservi sepolture”. Mercoledì 11 maggio sono iniziati gli scavi ai quali assisterà una dei discendenti di Lisa Gherardini, la principessa Natalia Guicciardini Strozzi. Silvano Vinceti ha dichiarato: ”I risultati a nostra disposizione grazie all’esame del sottosuolo della chiesa di S. Orsola nonche’ quello dei due chiostri sono molto importanti. Pur se si tratta di previsioni, considerando che solo gli scavi ci diranno concretamente che cosa vi sia o non vi sia sottoterra, viene confermata la probabile presenza di una cripta e di alcune sepolture al di sotto del pavimento dove pertanto speriamo di trovare i resti mortali di Monna Lisa”. Così come la prima fase del geo-radar, anche questa fase viene seguita dai più importanti mass media nazionali ed internazionali. Dalla Bbc ad Al Jazeera, passando per le tv tedesche, russe e giapponesi. Un evento che, se confermato, entrerà di diritto nella storia della nostra cultura.

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