E’ stata presentata al Lido la 66° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che vede quest’anno in concorso le pellicole di Michele Placido, Giuseppe Tornatore, Francesca Comencini e Giuseppe Capotondi. Premio alla Carriera a John Lasseter il creatore di Toy Story

di Maria Cristina Mancini
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Venezia, venerdì 31 luglio 2009 – E’ affidata al film in concorso di Giuseppe Tornatore “Baarìa”, con Monica Bellucci, Laura Chiatti, Raoul Bova, Vincenzo Salemme e Michele Placido, l’apertura ufficiale della 66° Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si svolgerà dal 2 al 12 settembre al Lido. 4 sezioni ufficiali, 75 prime mondiali e internazionali, 3859 titoli visionati. Il più importante evento cinematografico d’Europa avrà l’ingresso generale a lato del Palazzo del Casinò, dove di fatto verrà accolto il pubblico, mentre è ancora un cantiere aperto il nuovo Palazzo del Cinema, che sarà completato solo nel 2011. Quest’anno sono molte sono le sorprese: una nuova sezione chiamata “Controcampo italiano”, nata per valorizzare il cinema italiano e dare maggiore attenzione ai giovani con l’avvio di un concorso nazionale per un saggio di critica cinematografica su un film della mostra. La giuria internazionale è presieduta dal regista Ang Lee ed è composta da cinque nuovi membri, l’attrice Sandrine Bonnaire, la regista Liliana Cavani, lo statunitense Joe Dante, lo sceneggiatore Anurag Kashyap e il cantante Luciano Ligabue. Il vincitore del Leone d’Oro alla carriera è il regista e produttore statunitense John Lasseter protagonista con i colleghi della Disney Pixar dell’innovazione nel campo dell’intrattenimento d’animazione. Per questo, due saranno le anteprime mondiali, Toy Story e Toy Story 2 in 3 D, ma molti altri sono gli eventi in programma e i lungometraggi a sorpresa annunciati nel corso della Mostra. Così come è ancora un mistero il nome della madrina del festival che per il direttore artistico Marco Müller dovrebbe rispecchiare una tendenza e una fusione di fattori che sono propri della mostra. Del resto dichiara il direttore: «Il cinema è ormai anche altro dal cinema, un insieme d’idee, forze, proprietà, capacità, miti che attraversa i film e la nostra storia, dentro e al di là di essi». Mai come quest’anno si registra a Venezia una grande partecipazione statunitense. Segno che, nella crisi, la risposta del cinema è la nascita di nuove case produttrici, ma anche la voglia di contenuti e storie. C’è grande attesa per il documentario di Michael Moore Capitalism: a love story e per A single man di Tom Ford. I film italiani in concorso sono quattro. Oltre a Tornatore ci sono Il Grande sogno di Michele Placido, La doppia ora di Giuseppe Capotondi e Lo spazio bianco di Francesca Comencini.