Roma, giovedì 16 agosto 2018 – Un Ferragosto romano originale è quello che hanno passato ieri sera, dalle ore 21 alle 2 di notte circa, molti romani appassionati di tango, in uno dei luoghi più improbabili in generale per la danza sociale. Ma non per questo meno affascinanti. Un gruppo di intrepidi organizzatori di milonghe, attivi da circa un anno, in totale autonomia e fuori da schemi precostituiti, come un gruppo di settari carbonari, armati di mixer, computer, tavolino e due casse nemmeno troppo potenti, ha organizzato una milonga – anche detto tango di società -, completamente gratuita, sotto il colonnato del Museo della Civiltà Romana in Piazza Giovanni Agnelli all’Eur.

Un luogo magico se visto di notte, potentemente illuminato da due grandi fari che ne mettono in evidenza la maestosa architettura, che rievoca la gloria di una civiltà perduta migliaia di anni fa e voluta far risorgere, almeno nel ricordo e nell’immaginario collettivo, dalle sale del Museo, aperto nel 1955. Sotto quelle colonne ieri sera nella penombra dei fari, al suono delle musiche di Jardel, D’Arienzo, Canaro, De Sarli, Troìlo e altri, mixate dal Tdj Michele Iezza, più di un centinaio di persone si sono radunate, accettando l’invito social della “Divergente”, questo appunto il nome della milonga.

Voci soffuse, abiti eleganti, corpi in penombra, musiche suadenti, tanta buona educazione e poco chiasso è quello che è emerso dalla serata. Oltre ai fastidiosi scricchiolii delle scarpe su un pavimento, che non è stato pensato per essere comodo e un poco scivoloso, come invece richiede il tango. Sono del resto i rischi che si incorrono a partecipare a questo tipo di eventi carbonari, sorta di happening improvvisati o di flash mob, che si curano solo di piacere a se stessi e di non mostrare la loro anima danzante a tutti.

Serata riuscita nell’afosa e umida atmosfera romana. Gli organizzatori, che avevano anche predisposto acqua e succhi di frutta per i partecipanti, più volte hanno invitato a ballare, chiedendo di evitare rumori o voci troppo alte, nonostante non ci fossero abitazioni in prossimità. L’Eur è una zona di uffici, di musei e di sale conferenze di ampie dimensioni. I ballerini erano di tutte le età e di tutti i livelli. Dai più esperti e audaci, ai principianti. Uniti dalla voglia di ballare all’aperto e di provare l’emozione di farlo in uno dei luoghi più affascinanti dell’Eur: piazza Giovanni Agnelli. A mezzanotte, nel momento clou della serata, si è osservato un minuto di silenzio per le vittime di Genova. Perché il tango è educazione e rispetto.

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