Roma – La Juventus perde un’ottima occasione per avvicinarsi alla capolista Milan. A Verona, su di un campo difficile e dal manto poco praticabile, il Chievo agguanta il pareggio in pieno recupero, infrangendo i sogni bianconeri. I torinesi scivolano al 4° posto, dietro Lazio e Napoli, che vincendo entrambe insidiano i rossoneri. Delneri deve fare a meno di Marchisio (infortunato) e Melo (squalificato) e schiera una squadra con due giovanissimi. Sorensen in difesa e Giandonato, preferito a Sissoko per accostare Aquilani. Lo stesso centrale ex Liverpool appare molto ispirato e in recupero, nonostante il campo sia poco propenso a facilitare le giocate di qualità. Attacco obbligato con Quagliarella e Iaquinta, dopo il forfait di Del Piero per affaticamento muscolare. I bianconeri però devono fare i conti con una squadra ben messa in campo, che nelle ultime tre partite ha collezionato un solo punto: due sconfitte e un pareggio (contro la Roma). Se il tecnico gialloblu Pioli aveva chiesto ai suoi di reagire al periodo poco brillante, l’ultima vittoria risale alla partita contro l’Inter di Benitez, la squadra dimostra di aver metabolizzato le indicazioni e si presenta subito affamata di vittoria. Le giocate sulle fasce e gli affondi tra le linee vengono però ben tamponate dai bianconeri, che nelle ripartenze sono pericolosi. Pepe e Krasic spingono sulle fasce, mente in mezzo si comporta con grande maturità Giandonato. Al 15° però è il Chievo a mancare la grande occasione. Fallo in are di Chiellini (solo ammonito) su Moscardelli e rigore di Marcolini parato da Storari, che intuisce la direzione. Una doccia fredda per i padroni di casa che smarriscono la concentrazione e subiscono il buon gioco della Juventus, anche se il campo molto pesante, nonostante i cannoni di aria calda abbiano cercato di preservare il fondo per la gara, non consente la solita circolazione di palla. Alla mezzora però arriva il gol bianconero. Poco prima il giovane terzino Sorensen aveva colto un palo pieno. Nell’azione successiva un’acrobazia di Iaquinta metteva in condizione Quagliarella di segnare in rovesciata il suo 9° gol stagionale. Tre minuti dopo la Juve potrebbe raddoppiare con Pepe, il cui tiro si frange sul corpo del portiere Sorrentino.

La Juventus apre la ripresa con la solita pressione sulle fasce e la difesa alta, ma al 7’ un contropiede velocissimo costringe Giandonato al fallo da ultimo uomo su Constant e viene espulso. Si profila una partita diversa. Il Chievo con un uomo in più cresce di intensità e sposta il baricentro nella metà campo avversaria. Ottimo nella ripresa Constant a centrocampo in chiave di regia. La Juventus è costretta ad arretrare, chiedendo di fare un gran lavoro di ripiegamento a Iaquinta e Krasic, spostato al centro dopo l’uscita di Quagliarella. Eppure nonostante la pressione gialloblu è la Juventus ad avere le occasioni migliori per il raddoppio. In contropiede, prima Krasic si libera del marcatore e appoggia al centro per Iaquinta, che tira contro Sorrentino, poi sempre il serbo ruba palla a centrocampo e scappa in progressione per circa 60 m, superando due difensori e in uscita Squizzi, che aveva rilevato Sorrentino per infortunio. Il tiro a porta vuota sbatte sulla traversa. Un eccesso di egoismo dell’ala bianconera, che avrebbe potuto servire il compagno Iaquinta solo in mezzo all’area, che la Juve pagherà con il pareggio. Infatti dopo questa azione i bianconeri, presaghi del rischio di subire un gol si chiudono in difesa. Si esaltano Chiellini, Bonucci e Grosso, ma in due occasioni il Chievo si presenta davanti a Storari. Moscardelli e Pellissier sporcano il tiro finale. Delneri rinforza centrocampo e difesa con Legrottaglie per Krasic e Traoré per Pepe. È l’ammissione di una resa. Il tentativo di portare a casa i tre punti in dieci uomini. In pieno recupero arriva il gol di Pellissier, che scappa via al giovane Sorensen per andare a raccogliere il cross di Moscardelli, prolungato da Granoche in area. Il tiro dell’attaccante valdostano è micidiale e spiazza Storari. È il gol del pareggio, in fondo giusto per quanto visto in campo nella ripresa. Entrambe le squadre non hanno demeritato. Il solo rammarico per Delneri è di essere rimasto in dieci per tutta la ripresa. A parità di uomini la Juve sarebbe uscita da Verona con la terza vittoria consecutiva. Per il Chievo il punto raccolto alla fine fa senz’altro morale, ma non migliora la classifica. Per fortuna per loro che Brescia e Cagliari hanno perso, mentre Bologna e Parma si sono annullate a vicenda.