Castel San Pietro Romano (Roma), venerdì 1 dicembre 2017 – “Lunedì 4 dicembre saremo a Castel San Pietro Romano [nella foto, ndr], con i sindaci con meno di cinquemila abitanti della Regione Lazio per confrontarci sulla legge nazionale n. 158/2017, a prima firma Realacci, sui ‘Piccoli Comuni’ e sulla mia proposta di legge regionale n. 63/2013 sullo stesso tema. Sarà la prima iniziativa di presentazione nel Lazio della legge nazionale e un’opportunità per capire cosa la Regione Lazio e i Comuni devono fare per esserne da subito destinatari dell’applicazione. L’incontro sarà anche un’occasione per rilanciare la proposta di legge regionale, di cui sono prima firmataria, che partendo da quella nazionale è stata costruita per amplificarne gli effetti e per rispondere alle esigenze peculiari dei piccoli comuni laziali e per ascoltare le esigenze dei sindaci. Insieme a me e all’Onorevole Ermete Realacci a fare gli onori di casa ci sarà Gianpaolo Nardi, sindaco di Castel San Pietro Romano, ed a confrontarsi con i sindaci, saranno presenti Daniele Leodori, presidente del Consiglio Regionale del Lazio, e il consigliere regionale Rodolfo Lena, presidente della Commissione Politiche sociali e salute”. Così in una nota Cristiana Avenali, consigliera Pd della Regione Lazio e prima firmataria della proposta di legge regionale sui piccoli comuni.

“Una legge, la n.158/2017, frutto di un impegno corale del Parlamento che ci spinge a guardare l’Italia con nuovi occhi, partendo dalle comunità e dai territori. C’è molto da fare per la piena applicazione di questo provvedimento, che intanto ha già ottenuto un risultato: la sospensione delle chiusure degli uffici postali nei centri con meno di cinquemila abitanti”. Lo afferma in una nota il presidente delle Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci, primo firmatario della legge sui piccoli comuni.

“Abbiamo oggi nuovi strumenti per valorizzare le potenzialità del nostro Paese e fare della bellezza, dell’innovazione e della creatività radicate nei nostri centri minori, sposate alle nuove tecnologie e all’high-tech, la chiave del futuro. A Castel San Pietro Romano, uno dei borghi più belli d’Italia, furono girati alcuni dei capolavori del cinema italiano come ‘Pane, amore e fantasia’ e ‘Il federale’. L’incontro di lunedì sarà un importante momento di confronto sulle nuove norme in sostegno dei nostri borghi, ma soprattutto un’occasione per ragionare su un’Italia che fa l’Italia e affronta il futuro partendo dai territori e dalle comunità”, aggiunge Realacci.

“E’ esattamente in questa affermazione la chiave per leggere l’importanza di questa legge – rilancia la consigliera Avenali -. I borghi italiani con meno di 5mila abitanti, un patrimonio inestimabile fatto di ambiente, tradizioni, cultura, storia, enogastronomia, bellezza, avranno finalmente gli strumenti per affrontare il grande problema dello spopolamento per mancanza di opportunità, di sviluppo economico, di servizi, per la fragilità dei loro territori e potranno tornare ad essere quei presidi territoriali strategici per la costruzione di un modello di sviluppo, che punti a migliorare la qualità della vita dei cittadini, che sia il più possibile basato su green economy e innovazione, che valorizzi creatività e bellezza, che riduca disuguaglianze, favorendo occupazione e rafforzi quella solidarietà e quel senso di comunità che sono alla base della coesione del nostro Paese”.

“Sull’onda di questa approvazione, mi piacerebbe che si tornasse a discutere della proposta di legge che ho presentato nel 2013, dal titolo ‘Misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni del Lazio con popolazione inferiore a 5.000 abitanti’,  e farla giungere finalmente all’approvazione in breve tempo, al fine di dare risposte più efficaci e specifiche per quei 253 comuni, su 378, pari al 70% dei Comuni della nostra Regione, che amministrano quasi la metà del territorio regionale e contano circa 450 mila abitanti. Un vero e proprio patrimonio di storia, tradizioni, ambiente per costruire il futuro”, conclude Cristiana Avenali.

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».