Viterbo, sabato 13 gennaio 2018 – Una nuova autoemoteca per affrontare l’emergenza sangue a Viterbo è a disposizione della Asl della Tuscia. Ieri pomeriggio, nel cortile di Palazzo dei Priori, è avvenuta la consegna del nuovo automezzo sanitario, donato dalla sezione provinciale dell’Avis, l’Associazione volontari italiani del sangue, alla Asl di Viterbo.

L’autoemoteca donata, dal valore di circa 150mila euro, è un veicolo speciale, realizzato su meccanica Fiat Ducato, ed è suddivisa in due spazi distinti e separati, ma comunicanti tra di loro: la sala visite pre-donazione e la sala donazione. Nella prima, il medico può gestire sia tutta l’attività sanitaria necessaria per preparare la donazione, sia effettuare la visita su un grande e comodo lettino. Nella seconda sono state allestite tre confortevoli poltrone elettriche, appositamente destinate ed omologate per la donazione del sangue, e sono a diposizione tutti gli accessori e gli arredi necessari allo staff medico e paramedico per la raccolta del sangue. All’interno di ognuna delle sale sono stati ricavati degli spazi per lo stivaggio dei materiali e per il contenimento dei rifiuti speciali.

Il veicolo è dotato, inoltre, di un generatore di corrente insonorizzato e di un sistema di stabilizzazione elettroidraulica in grado di stabilizzare e livellare perfettamente il mezzo. Grazie anche ad una particolare tensostruttura, omologata e certificata, sarà possibile allestire una sala di attesa ed una sala ristoro e relax post-donazione.

Nel corso della stessa giornata di ieri, la sezione comunale di Viterbo dell’Avis ha donato al personale del pronto soccorso dell’ospedale di Belcolle uno zaino professionale in cordura impermeabile che permette il trasporto di farmaci e presidi sanitari e che sarà utilizzato per le emergenze territoriali. La donazione è avvenuta al termine dei corsi Blsd (Basic life support defibrillation), volontari e a titolo gratuito, che la Asl di Viterbo ha organizzato nello scorso mese di ottobre e che si sono conclusi con la formazione di numerosi donatori di sangue della città dei papi.

Alla cerimonia di consegna dell’autoemoteca hanno partecipato il presidente provinciale dei donatori di sangue, Diego Biffaroni, il direttore generale dell’azienda sanitaria, Daniela Donetti, il prefetto, Giovanni Bruno, il sindaco, Leonardo Michelini, il vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli, e i rappresentanti delle sezioni comunali Avis della Tuscia, presenti in piazza con i loro labari.

«L’autoemoteca che, da oggi, è stata messa a nostra disposizione da parte dell’Avis provinciale – ha detto il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti – è un presidio sanitario mobile determinante per la nostra azienda, perché ci consentirà di essere autonomi e più efficaci nel favorire la raccolta di sangue in tutti i comuni della Tuscia, in particolar modo in quelli nei quali non è presente un centro prelievi. Grazie all’impegno e alla presenza dei tantissimi donatori dell’Avis nel territorio, la nostra provincia, negli anni, si è confermata come uno dei punti di eccellenza a livello regionale per quanto riguarda la donazione del sangue. Basti pensare che la media di donatori nel viterbese è di 47 su mille, contro il 42 su mille registrato su scala nazionale, e che la nostra Azienda ogni anno raggiunge, e supera abbondantemente, il livello di autosufficienza di fabbisogno di sangue indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità, garantendo addirittura una compensazione regionale ed essendo spesso di supporto alle altre aziende ospedaliere del Lazio. Sono risultati importanti che abbiamo raggiunto insieme. Per questo un grazie di cuore a tutti i donatori di sangue della nostra provincia e al loro spirito di vicinanza e di sostegno fattivo nei confronti dei malati che, ogni giorno, si rivolgono alle nostre strutture ospedaliere».

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».

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