Roma, mercoledì 14 maggio 2014 – Stallo in casa Juve tra il tecnico e la società. Ancora nessuna notizia filtra dall’entourage di Antonio Conte o dai massimi dirigenti bianconeri. La festa scudetto e la vittoria sulla Roma all’Olimpico, diretta inseguitrice e più credibile antagonista della Vecchia Signora, sono state archiviate subito e quasi senza gioia nell’attesa di sapere chi guiderà dal campo la squadra l’anno prossimo. Tutti i tifosi tifano Conte. E come non potrebbe essere, anche se il tecnico non ha brillato in Europa e per due volte si è arreso di fronte a squadre non irresistibili. Contro il Galatasaray di Roberto Mancini, l’eliminazione dalla Champions League è avvenuta in una rocambolesca partita, falsata dal freddo e dalla neve caduta sul campo. Vero è che nel girone la Juventus non aveva ottenuto grandi risultati. L’uscita di scena contro il Benefica nella semifinale di Europa League, forse la sconfitta più bruciante per il mancato accesso alla finale di Torino, è stata vissuta in maniera ancora più drammatica. Il Benefica non ha fatto una grande gara a Lisbona, dove ha giocato senz’altro meglio la Juventus, e si è arroccato tutto in difesa a Torino con dieci giocatori a coprire l’area di porta.

Eppure la Juventus di Conte, galattica in Italia, dove sta per sfondare quota 100 punti nei campionati a venti squadre, in Europa proprio galattica non è. Nonostante questo, il popolo bianconero spera che Antonio Conte ci ripensi e scelga ancora la Juventus. Quello che si profila, se non è un gioco delle parti, è un braccio di ferro tra tecnico e società, non tanto per avere un consistente aumento di stipendio, ma per avere una squadra competitiva da presentare in Europa. Competitiva però non vuol dire sicuramente vincente. Le grandi big della Champions League, dal Real Madrid al Bayern Monaco al Paris Saint Germain, sono corazzate difficili da affondare. L’importante sarebbe entrare stabilmente nell’elite della Champions League, ossia arrivare in Italia sempre tra le prime tre e in Europa tra le prime quattro-cinque. Certo un programma di questo tipo prevede dei forti investimenti, anche se alla Juventus basterebbero pochi ritocchi per essere di nuovo tra le più forti del Campionato. Quello che è mancato alla Vecchia Signora contro alcune squadre e anche contro Lione e Benefica è il giocatore che salta l’uomo e crea gli spazi. Una coppia di ali di questo tipo annullerebbe qualsiasi possibile contromisura al gioco di Conte. Ma il tecnico vuole di più! Vuole almeno sei nuovi innesti di qualità per inseguire la Champions League. Dopo aver vinto per tre anni di seguito il Campionato battendo tutti i record, non ci sono più stimoli se l’obiettivo è solo lo scudetto. Tevez e Llorente sono ottimi giocatori, ma non bastano per andare avanti in Europa. Lì ci vogliono i Cavani, i Suarez, i Lewandowski. Ossia ci vogliono i soldi da investire.

Dall’altra parte la società vuole accontentare il suo tecnico, ma senza fare follie. In questi giorni Marotta e Paratici stanno inseguendo la pista Sanchez, il giocatore ideale per saltare l’uomo in velocità e creare spazi nelle difese avversarie troppo ostinatamente chiuse. Ma ci vorrebbe anche qualcuno che possa colpire dalla lunga distanza, che da fuori area possa fare gol. E magari anche chi dalle fasce possa pennellare i cross per la testa di Llorente o di chi sarà al suo posto in area. Per il momento insomma le due posizioni sono ancora distanti, ma non troppo. La sensazione è che alla fine entrambi possano cedere trovando un punto di incontro a metà strada come sempre. In fondo gli attuali giocatori della Juventus sono stati spremuti, ma non troppo. Riuscire a tenere fuoriclasse come Pogba, Vidal, Asamoah, Pirlo, Tevez, Bonucci, Caceres, Lichsteiner, Marchisio, Barzagli, Giovinco e Llorente non sarebbe male. A questi aggiungere alcuni giovani di valore come Berardi e Gabbiadini, visto che Immobile sembra ormai destinato al Borussia Dortmund. E su questa base ragionare per trovare quattro elementi di peso per crescere anche in Europa, che potrebbero essere appunto Sanchez, Mandzukic, Nani, Morata e non so chi altri.

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