Benedetto XVI annuncia la prossima pubblicazione della sua attesa enciclica sui temi economici e sociali, che riceverà ratifica il 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo

di Lilly Amato
lamato@lacittametropolitana.it

Città del Vaticano, martedì 16 giugno 2009 – In occasione dell’udienza dello scorso sabato, in cui il Pontefice ha ricevuto i membri della Centesimus annus pro Pontifice, fondazione che ha in oggetto l’elaborazione di strategie sulle grandi questioni economico-sociali del nostro tempo e che si è riunita in questi giorni a Roma, Benedetto XVI ha parlato della Caritas in veritate, la sua terza enciclica. "Come sapete – ha detto ai partecipanti all’udienza – verrà prossimamente pubblicata la mia enciclica dedicata proprio al vasto tema dell’economia e del lavoro". Poco prima aveva affermato: "Auspico che le indagini sviluppate nei vostri lavori, ispirandosi agli eterni principi del Vangelo, elaborino una visione dell’economia moderna rispettosa dei bisogni e dei diritti dei deboli". Quindi ha anticipato che in quest’enciclica "verranno posti in evidenza quelli che per noi cristiani sono gli obiettivi da perseguire e i valori da promuovere e difendere instancabilmente al fine di realizzare una convivenza veramente libera e solidale". 

"La crisi economica – ha proseguito – mostra in modo evidente come siano da ripensare certi paradigmi economico-finanziari dominanti negli ultimi anni". Attesa prima della Spe Salvi, l’enciclica sociale era stata momentaneamente accantonata dal Papa in favore di quella sulla Speranza. Ora, dopo essere stata letta dai diversi dicasteri che hanno collaborato alla sua elaborazione, la Caritas in veritate (Amore nella verità) è pronta ad essere ratificata il prossimo 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo. La sua uscita, prevista per il primo maggio, festa di San Giuseppe lavoratore, è slittata a causa del tempo necessario per le traduzioni. Il documento vaticano sarà diffuso per la prima volta anche in cinese, per la volontà di Benedetto XVI di far arrivare il suo messaggio ai cattolici di Pechino, e forse in arabo. L’enciclica, divisa in quattro capitoli, nella sua parte iniziale celebrerà altre due precedenti encicliche: la Popolorum progressio del 1967, di Paolo VI e la Sollicitudo rei socialis del 1987, di Giovanni Paolo II, che Benedetto XVI ritiene un fondamentale riferimento sui temi sociali.

Nelle parti successive viene detto quanto sia stata profetica la Popolorum progressio, ma la Caritas in veritate esprime i cambiamenti sociali avvenuti proprio dai tempi dell’enciclica montiniana. L’analisi di Benedetto XVI riguarderà i problemi posti dal processo di globalizzazione e la necessità di un umanesimo che concili lo sviluppo socio-economico con il rispetto per la persona umana e con un giusto rapporto tra le categorie sociali, attenuando le eccessive disparità tra ricchi e poveri. Povertà, pace, cooperazione internazionale, disarmo, guerre su fonti energetiche e ambiente, globalizzazione, divario digitale, microcredito: questi i temi toccati nel documento, piuttosto corposo, che potrebbe comunque ancora subire qualche correzione. La pubblicazione di una terza enciclica a così breve distanza dalle precedenti è fatto piuttosto eccezionale che testimonia quanto i temi sociali siano cari a Ratzinger e a tutta la Chiesa cattolica.

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