Roma, venerdì 27 gennaio 2012 – Sarà a Roma, dal 14 al 18 febbraio all’Auditorium della Conciliazione la Compagnia “Parsons dance”, vero simbolo della danza contemporanea, dopo un intenso tour che dall’inizio dell’anno l’ha già vista on the road per gli Stati Uniti (New York, Kansas City, Omaha). Fondata nel 1987 da David Parsons, con l’aiuto del lighting designer Howell Binkley, oltre ad essere una delle compagnie più prestigiose sulla scena internazionale, la “Parsons dance” è quello che può definirsi un modello d’azienda a tutti gli effetti, con un direttore, un consiglio d’amministrazione, dei collaboratori e dei dipendenti. I ballerini, 10 a tempo pieno,  vengono “scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal, attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura” – ha scritto il New York Times. La compagnia sarà a Roma dopo il debutto italiano molto atteso al Teatro Nuovo di Milano, dal 31 gennaio al 5 febbraio, e dopo una serie di altre tappe nella penisola (Genova, Torino, Bologna), che proseguiranno poi in altre città per tutto il mese. A Milano la “Parsons dance” presenta una raccolta delle più belle coreografie del ballerino statunitense: “Hand dance”, Swing Shift”, “Caught”, “Nascimiento”, tutti brani classici impreziositi inoltre da “Round my world”, ultima creazione eseguita in prima europea. Il suo fondatore, nonché direttore artistico, in 25 anni ha creato più di 80 opere per la Compagnia, attraverso le commissioni dell’ American ballet Theatre, New York City ballet ma anche del Festival di Spoleto oppure del Muziektheatre Het ad Amsterdam.

David Parsons, talento creativo unico, ebbe come primi maestri Cliff Kirwin e Paul Chambers, allievi di Hanya Holm. Nel 1978 Parsons entra a far parte della Compagnia di Paul Taylor, la cui lezione è essenziale per la crescita creativa del giovane ballerino del Kansas. Da annoverare nella sua lunga e brillante carriera la coreografia e la direzione degli elementi di danza delle 24 ore di festeggiamenti in Times Square per celebrare la fine del millennio, spettacolo visto in diretta da milioni di persone in tutto il mondo. Dal 1987 la “Parsons dance”, che ha sede a New York, ha girato una media di 32 settimane all’anno, per un totale di oltre 250 città, 35 paesi, 6 continenti e milioni di spettatori. Il perché di questo enorme successo può essere raccolto nelle seguenti righe dell’Observer Tribune : “la danza può essere molte cose: intensa, sorprendente, emozionale, magnifica, brutta o noiosa, tutto quello che può venire in mente. Spesso, però, non è divertente. Tranne quando il coreografo è David Parsons”. Ecco un buon motivo per non perdersi questo evento.

di Lorenzo Fois

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