Il 4-2 della stracittadina proietta i biancocelesti verso la zona Uefa. I commenti dei protagonisti: per Foggia “una grande partita”; Kolarov “felice per la rete contro i giallorossi”; per Spalletti “gara condizionata da episodi negativi”
 
 

di Gipro

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Roma, sabato 11 aprile 2009 E’ la Lazio ad aggiudicarsi il derby pre-pasquale con un sonoro 4-2. È stato un derby che non ha onorato al meglio la terribile tragedia che ha colpito la regione Abruzzo. Troppi e ingiustificabili ed eccessivi i momenti di nervosismo che, oltre a provocare le espulsioni del tecnico giallorosso Spalletti e del dirigente laziale Tare per un acceso diverbio, hanno guadagnato anzitempo gli spogliatoi: Matazalem, Panucci e Mexes. Tre punti pesanti per la formazione di Delio Rossi che si proietta in zona Uefa; per la Roma si allontana, per ora, la possibilità di agganciare il quarto posto (-8 dal Genoa e -6 dalla Fiorentina). Per gli amanti della statistica, con la vittoria attuale dei laziali, i derby di campionato nel dopoguerra sono in parità (29 vittorie a testa e 46 pareggi), ma in generale i giallorossi conducono i derby 44-34 con 54 pareggi.

 

Dopo un lungo e sentito abbraccio delle due formazioni a centrocampo, durante il minuto di silenzio, la Lazio parte con un furore d’altri tempi: dopo tre minuti i biancocelesti sono in vantaggio di due reti realizzate dalla terribile coppia Pandev-Zarate, che lascia esterrefatti i giallorossi. Non si smarrisce la Roma e dopo alcuni minuti, al 9’, è Mexes ad accorciare le distanze e a far tirare un sospiro di sollievo ai giallorossi presenti sugli spalti. La formazione di Spalletti rinvigorita dalla rete del francese si getta in avanti e sfiora in due clamorose occasioni il pareggio: palo colpito da Baptista e una rete sventata sulla riga da Matuzalem.

 

Nella ripresa, stesso copione di inizio gara, la Lazio che si getta in avanti alla ricerca del gol e, dopo una clamorosa rete divorata dal macedone Pandev, è Lichtsteiner a siglare la terza rete per i padroni di casa. La Roma non demorde ed è De Rossi  a tenere a galla le speranze degli ospiti, ma dopo qualche minuto Kolarov fissa il definitivo risultato sul 4-2.

 

Dopo la gara la Lazio interrompe il silenzio stampa ed è Pasqualino Foggia a commentare l’incontro: “La squadra ha fatto una grande partita, siamo entrati in campo con la giusta determinazione, che in questo campionato raramente era successo. La settimana di ritiro ci ha dato maggior cattiveria agonistica e conclude il centrocampista laziale chiediamo scusa per alcuni atteggiamenti che potevamo evitare, ma nel derby l’atmosfera è sempre tesa”.

 

Altro protagonista laziale è stato Kolarov che, dopo una lunga sgroppata, ha chiuso definitivamente le sorti dell’incontro con un preciso tocco alle spalle di Doni: “Sono felice per la rete realizzata, ma è il risultato vincente che mi rende orgoglioso perché è stato ottenuto nel derby contro la Roma. È una vittoria che ci consente di affrontare le prossime sette gare con maggior determinazione e speriamo di vincere la coppa Italia”.

 

In casa Roma musi lunghi e poca voglia di parlare con il solo Spalletti che spiega i motivi della sconfitta: “E’ stata una gara condizionata da episodi negativi, ma la squadra ha disputato un buon primo tempo. Il signor Morganti in due occasioni, nel primo tempo, ci ha penalizzato oltre misura; nella rete realizzata da Pandev il calcio d’angolo era inesistente e l’arbitro ha sorvolato su un netto fallo subito dal brasiliano Baptista”.

Di Massimo Marciano

Fondatore e direttore di La Città Metropolitana. Giornalista professionista, youtuber, presidente e docente dell'Università Popolare dei Castelli Romani (Ente accreditato per la formazione professionale continua dei giornalisti), eletto più volte negli anni per rappresentare i colleghi in sindacato, Ordine e Istituto di previdenza dei giornalisti. Romano di nascita (nel 1963), ciociaro di origine, residente da sempre nei Castelli Romani, appassionato viaggiatore per città, borghi, colline, laghi, monti e mari d'Italia, attento osservatore del mondo (e, quando tempo e soldi lo permettono, anche turista). La passione per la scrittura è nata con i temi in classe al liceo e non riesce a distrarmi da questo mondo neanche una donna, tranne mia figlia.

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