Il capitano Rocchi commenta lo 0-1 con l’Atalanta: “Abbiamo pagato per la prestazione contro la Juventus: non siamo stati lucidi e brillanti. Abbiamo preso una rete su calcio piazzato, ma per l’imprecisione del sottoscritto e per sfortuna non siamo riusciti a raggiungere il pareggio”

 

 

di Giproredazione@lacittametropolitana.it

 

Roma, lunedì 27 aprile 2009 Bella, sfacciata e tosta, ma anche fragile, svagata e poco concentrata. Pregi e difetti della Lazio targata Delio Rossi che, in questa stagione, ha inanellato una serie di risultati positivi, ma anche di tonfi clamorosi. Dopo le tre vittorie consecutive e la conquista della finale di Coppa Italia con la Sampdoria (13 maggio a Roma) dalla formazione biancoceleste ci si aspettava una vittoria per rilanciare, nel rush finale della stagione, le chance Uefa, ma così non è stato ed è arrivato lo 0-1 in casa con l’Atalanta.

E’ stato l’ex Talamonti a condannare alla quattordicesima sconfitta stagionale e a far piombare di nuovo la Lazio nei suoi mille interrogativi. Le colpe? Tutti compresi, nessuno escluso; in questa stagione la Lazio non è riuscita a dare continuità ai risultati per vari motivi: un organico non completo in alcuni ruoli fondamentali, vedi nella zona centrale del campo e in quella della difesa, le lacune tattiche di mister Rossi, che in diverse gare non ha utilizzato al meglio gli uomini a disposizione e l’imbarazzante mentalità della squadra nell’affrontare i momenti topici della stagione.

Parte subito forte l’Atalanta che, in due occasioni, spinta da Floccari fa venire i brividi a Muslera. La Lazio è lenta a ripartire e commette a centrocampo una serie infinita di errori con Foggia e Meghni che si segnalano tra i peggiori, al contrario di Brocchi che fino all’ultimo istante dell’incontro ha cercato di spingere la Lazio verso il pareggio. Al 23’ è Talamonti in area di rigore  a colpire di testa e a battere l’incolpevole Muslera. Nei minuti finali del primo tempo è Zarate a provarci con un tiro ad effetto, ma la palla esce di poco a lato. Nella ripresa il capitano laziale Tommaso Rocchi prova scuotere la formazione laziale, ma Consigli e la mira del centravanti non consentono ai laziali di agguantare il pareggio.

È Lorenzo De Silvestri a commentare la sconfitta casalinga con la formazione di Del Neri: “Ci dispiace molto per l’esito della gara. Nella ripresa abbiamo tentato in diverse occasioni la via del gol, ma non siamo stati fortunati. Non siamo riusciti ad affrontare in modo corretto l’incontro, ma siamo ancora in corsa per la Uefa e dal prossimo turno, a Milano con l’Internazionale, dovremmo tornare a far punti”.

Chiusura per i laziali del capitano Rocchi: “Abbiamo pagato per la prestazione contro la Juventus e in certi momenti della gara non siamo stati lucidi e brillanti. Abbiamo preso una rete su calcio piazzato, ma per l’imprecisione del sottoscritto e per sfortuna non siamo riusciti a raggiungere il pareggio”.

È un Floccari polemico quello che si presenta ai taccuini dei giornalisti: “Abbiamo risposto a tutti coloro che, dopo la partenza di mister Del Neri, ci volevano già dimessi, ma siamo riusciti  a  conquistare un’importante vittoria per il morale e la classifica, frutto di una nostra prestazione maiuscola”. Prima di conquistare il pullman per il ritorno a Bergamo, è Pelosi a regalare l’ultima battuta della gara: “E’ stata una bellissima vittoria perché è stata conquistata contro la Lazio, reduce da tre vittorie consecutive. Non è stato semplice conquistare tre punti a Roma, ma ci siamo riusciti”.

 

Di Massimo Marciano

Fondatore e direttore di La Città Metropolitana. Giornalista professionista, youtuber, presidente e docente dell'Università Popolare dei Castelli Romani (Ente accreditato per la formazione professionale continua dei giornalisti), eletto più volte negli anni per rappresentare i colleghi in sindacato, Ordine e Istituto di previdenza dei giornalisti. Romano di nascita (nel 1963), ciociaro di origine, residente da sempre nei Castelli Romani, appassionato viaggiatore per città, borghi, colline, laghi, monti e mari d'Italia, attento osservatore del mondo (e, quando tempo e soldi lo permettono, anche turista). La passione per la scrittura è nata con i temi in classe al liceo e non riesce a distrarmi da questo mondo neanche una donna, tranne mia figlia.

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