Roma, martedì 6 dicembre 2011 – Sul palco la vecchia trama delle attenzioni mancate. O dei tradimenti. Potrebbe essere una delle tante storie sentite già tra mille amiche. Ma attenzione, potrebbe. E se invece fosse solo un pensiero o un desiderio inappagato? E se a pizzicare la scena fosse qualcuno apparentemente messo in secondo piano, che non conta, come tutto ciò che non riguardi vanità e apparenze? Dietro questi sottilissimi giochi di pensieri  di sguardi, di grande teatro, c’è l’intreccio, la trama, i personaggi. Tutto. Punto di inizio e di svolta. “Equivoci d’ amore e poi…” è una divertente commedia, andata in scena fino allo scorso 27 novembre al Teatro Duse, che ha riscosso molto interesse e attenzione da parte del pubblico, che si muove tra le fiamme affievolite di un (o di uno dei tanti!) matrimonio in crisi che cerca e accende nuovi fuochi. Saranno  fuochi d’ artificio o di paglia che porteranno stupori e sorrisi. Ma prima di tutto ciò, la mente brulica un desiderio messo a tacere. E allora il rischio. Allora Ilde (Maria Elisa Barontini), che esaspera ed enfatizza con il “suo” toscano, che  dà colore e … scintille.

Presi per mano, ci troviamo davanti all’ equivoco vero e proprio. Salgono le vertigini. Ma ecco che arriva lo chock e via per la discesa a ridere e sorridere dell’ incredibile snodo della scena. Veri equivoci da … copione! Ad interpretare gli altri personaggi, dei bravissimi Vincenzo Pellicanò, Patrizio De Bustis, Lucilla Trisolini, Rosa Rongone. Bravi perché non si allontanano dal pubblico, creando una delicata linea di comunicazione. Anche quando pensano. Accattivante l’ idea di immaginare i fumetti dei loro pensieri! Bravo il regista Sasà Russo che con questa commedia  ci porta dal generale al particolare, da una retta ad un punto. E di fila tutti i punti sono i dettagli della storia. Dettagli che non possono restare lì.

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