Berlino 22 maggio 2013 – Dalla Venezia del nord alla nuova grande mela europea, si sposta dal Modern Museet di Stoccolma al Staatlichen Museen zu Berlin di Berlino, la mostra dedicata alla straordinaria artista svedese Hilma Af Klint. Pioniera dell’astrattismo ancor prima dei più noti Wassily Kandinsky, Piet Mondrian o Robert Delaunay, dal 15 giugno al 6 ottobre sarà possibile ammirare tra le sale del museo tedesco, 200 tra i lavori più importanti della pittrice scandinava. Scomparsa a metà del secolo scorso, Hilma Af Klint (1862 – 1944), è una novità assoluta per il mondo dell’arte. Come per molti artisti e intellettuali della sua generazione, anche la Af Klint si interessava ai temi della teosofia e dell’antroposofia. Si interessava allo studio di tutto ciò che riguardava il mondo esoterico, prendendo spesso parte a varie sedute spiritiche. Questo perché per lei era l’unico modo possibile per comprendere le dinamiche del mondo e dell’esistenza umana. All’interno dei suoi diari si trovano le descrizioni di tutti quei sogni che al mattino riproduceva nelle sue grandi tele. Si trovano spesso raffigurate figure geometriche, piramidi e spirali dagli sfondi neutri e i contorni brillanti. Il tutto permeato da un forte simbolismo dove nulla è lasciato al caso.

Nonostante abbia creato più di un migliaio tra dipinti, disegni ed acquerelli, Hilma af Klint non hai mai realizzato una mostra. Convinta che i suoi contemporanei non avrebbero compreso la modernità dei suoi quadri, lasciò scritto nel suo testamento che le sue opere sarebbero state esposte almeno venti anni dopo la sua morte, in tempi più moderni ed evoluti. In considerazione del suo significativo contributo alla storia e allo stile della pittura “astratta”, l’opera di Hilma Af Klint merita di essere riscoperta da un pubblico sempre più vasto.

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