Roma, giovedì 9 febbraio 2012 – “A questi ragazzi dovrebbero fare un monumento” è il serafico commento a fine gara di Edy Reja dopo l’incredibile rimonta della Lazio (3-2), in inferiorità numerica per oltre un tempo. Nel primo tempo il Cesena ha timbrato per due volte il cartellino con un bruciante contropiede finalizzato da Mutu e da un rigore siglato da Iaquinta, causato da un fallo di Konko, sanzionato con l’espulsione dell’ex genoano. Nella ripresa il tecnico goriziano ha messo in campo Kozak (nella foto) e la Lazio ha compiuto il miracolo; dopo la settima perla in campionato firmata da Hernanes, ci ha pensato Lulic a siglare il pareggio e il capolavoro è stato ultimano dalla zampata di Kozak. Cuore, determinazione e voglia di vincere di una squadra che, malgrado le avversità, ha saputo compattarsi e tirar fuori un carattere d’altri tempi. Tre punti che spingono la Lazio in piena zona Champions League, alle spalle della coppia Milan-Juventus.

Mister Reja si è affidato al 4-2-3-1 con Marchetti tra i pali e una linea difensiva inedita con Konko, Biava, Zauri e Lulic. Cerniera di centrocampo consegnata alla coppia Ledesma-Matuzalem con una linea avanzata composta da Gonzalez, Hernanes e Candreva. Terminale offensivo Miro Klose, libero di ispirare e concludere le azioni da gol.

La gara

Nei minuti iniziali della prima frazione di gioco è la Lazio a fare la partita e al 3’ è Klose, solo in piena area di rigore, a concludere a rete, ma Antonioli compie il miracolo. Immediata reazione dei romagnoli con l’ex juventino Iaquinta, ma Marchetti non si fa sorprendere. La Lazio è padrona del campo, ma il Cesena (al 13’) con un fulmineo contropiede orchestrato da Parolo e Iaquinta e finalizzato da Mutu, passa in vantaggio. La Lazio reagisce e dopo una manciata di secondi è Klose a presentarsi per la seconda volta dalle parti di Antonioli, ma l’esterno destro dell’ex bavarese termina a lato. La Lazio appare frastornata e alla mezz’ora viene punita ingiustamente dai romagnoli che con l’ennesimo contropiede penetrano in area di rigore con Mutu, che viene fermato fallosamente da Konko. Il direttore di gara Romeo di Verona assegna il calcio di rigore agli ospiti e l’espulsione al difensore laziale. Dal dischetto di rigore è Iaquinta a siglare il raddoppio per i bianconeri.

Nella ripresa mister Reja lascia negli spogliatoi Candreva ed inserisce Kozak. E’ arrembante la formazione laziale che al 7’ accorcia le distanze con una straordinaria conclusione di Hernanes, assist di Klose, che brucia Antonioli. La Lazio ci crede e, dopo una rete divorata da Kozak, al 15’ è Lulic a firmare il pareggio. La Lazio sulle ali dell’entusiasmo compie la rimonta due minuti dopo con Kozak che raccoglie un calcio d’angolo di Hernanes e con un preciso tocco batte l’estremo difensore romagnolo. La Lazio, dopo il vantaggio, riesce a gestire il risultato senza patemi d’animo e, dopo 4 minuti di recupero, spazio all’incontenibile gioia dei calciatori e dell’infreddolito pubblico presente sugli spalti. Tutti uniti per inseguire un sogno chiamato Champions League.

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