Roma, giovedì 4 luglio 2013 – È arrivata alla sua 4^ edizione la Design Week, l’innovativo festival di architettura che si è tenuto nel quartiere londinese dal 21 al 23 maggio e che ospita ogni anno architetti e designer da tutto il mondo. Anche quest’anno si è confermato come il più acclamato festival indipendente di design del calendario internazionale, vincendo il Best Festival e il Best Cultural Event allo UK Event Awards. Questo lo si deve all’idea di ospitare un’esposizione di oggetti di design contemporaneo in spazi risalenti all’epoca vittoriana senza sradicare la loro natura storica ma fondendoli con strutture moderne e stili diversi in un mix sorprendente e di grande impatto. Le installazioni e gli eventi si sono tenuti nel Farmiloe Building – una volta sede dei mercanti Farmiloe e sons, oggi usato come location di film, programmi televisivi e pubblicità – nell’House of Detention – una vecchia prigione vittoriana – e nell’ Order of Saint John – storica chiesa situata nel cuore di Clerkenwell.

Ogni struttura ospita vari brand internazionali tra cui troviamo anche gli italiani Foscarini, creatori e produttori di lampade di design, e Giulio Marelli noto per le particolari sedute sofà e altri complementi d’arredo. Lo spirito giovane e moderno della tre giorni si respirava anche nei dibattiti e nelle conferenze che hanno abbracciato temi di sensibilizzazione ambientale e sociale come le nuove tecnologie apportate all’arredamento e l’impatto positivo che il design può avere sull’ambiente, tema caldo che negli ultimi anni sta acquistando sempre più rilevanza. Ed è proprio con “idee brillanti”, una conferenza sul risparmio energetico, che la Design Week si è aperta il 21 maggio. Shane Cohen, direttore dello Humanscale’s Global of Lighting, ha proposto particolari doppi schemi di luci da apporre negli uffici atti a migliorare la produttività e le condizioni lavorative e a incentivare il risparmio energetico. Mentre il 22 maggio il Living Furniture Project in partnership con il Subterranean cafe 22-26 ha lanciato il nuovo progetto che prevede l’impiego e l’insegnamento ai senza tetto londinesi di riprogettare e riciclare vecchi oggetti di arredamento.

Era presente anche quest’anno lo spazio Fringe che incoraggia i numerosi architetti, designer e creativi ad aprire le porte dei loro studi ai visitatori ospitando workshop e dibattiti. Novità assoluta sono stati i padiglioni temporanei, punti di ritrovo per architetti e designer, hanno ospitato importanti marchi come CDS Tiles, Karndean, Burmatex, Muraspec e tanti altri.

Clara Pellegrino