Arce (Frosinone), mercoledì 21 novembre 2018 – Sei sezioni a concorso, oltre 200 partecipanti da tutto il mondo ed il supporto attivo della municipalità di Arce e di ben undici istituzioni del territorio regionale. Con questi numeri interessanti la terza edizione del premio letterario internazionale “Città di Arce”

La cittadina della Ciociaria (nella foto in alto, uno scorcio) si conferma quindi al centro dell’interesse culturale grazie a un premio divenuto in breve tempo un punto di riferimento per scrittori e poeti di tutto il mondo. Una perla della cultura mondiale che si colloca tra gli eventi più seguiti e partecipati della provincia di Frosinone, offrendo ai diversi rappresentanti istituzionali di pronunciarsi sulla rosa di nomi individuati per l’assegnazione del prestigioso riconoscimento, ormai annoverato tra i più significativi premi letterari italiani.

La cerimonia di premiazione, condotta da Plinio Perilli, si terrà domenica 25 novembre alle 16.30 nel museo “Gente di Ciociaria” e si avvarrà quest’anno di ospiti di eccezione: Giovanni Cara, presidente dell’Università internazionale della pace, e Giovanni Betta, Rettore dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale, in rappresentanza del mondo accademico, Ignazio Portelli, prefetto di Frosinone, Mauro Buschini, consigliere regionale, Antonio Pompeo, presidente della Provincia, Gianluca Quadrini, Presidente della XV Comunità Montana, Marcello Pigliacelli, presidente della Camera di commercio di Frosinone, i sindaci di Arce, Arpino e Pico, Roberto Simonelli, Renato Rea e Ornella Carnevale, e la dirigente scolastica di Arce, Nunzia Limite, con Paolo Silvi, dell’associazione “Apassiferrati”.

A leggere le opere finaliste, classificatesi nelle sezioni narrativa, saggistica, racconto breve, poesia edita, poesia inedita e poesia per la pace, sarà l’attore Amedeo Di Sora, come ogni anno presente alla chiamata del patron di questo evento, il poeta-giornalista Massimo De Sanctis, presidente di “Arcanum et Fregellae”, che organizza l’evento. «L’organizzazione del premio deve la sua riuscita alla passione e all’impegno costante dei componenti di “Arcanum et Fregellae”, dice De Sanctis, confermando che sono proprio questi gli elementi «che rendono possibile sul territorio appuntamenti culturali che come questo si stanno rivelando di grande valore e qualità».

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».