Oggi al Qube una maratona storico-artistica per ricordare in occasione del Giorno della Memoria tutte le vittime della Shoah e dell’Homocaust

di Federico D’Andrea
fdandrea@lacittametropolitana.it

Roma, lunedì 26 Gennaio 2009 – Sarà una serata diversa dal solito quella di stasera al Qube. La celebre discoteca di via Portonaccio, ritrovo di svago e divertimento dei romani, per un giorno affronterà temi molto delicati, un’occasione per conoscere e ricordare: "Il giallo e il rosa" lo sterminio degli ebrei e degli omosessuali nei campi di sterminio nazisti; terza edizione de "La memoria degli altri" ideata da Vittorio Pavoncello e dall’associazione Ecad (Ebraismo Culture Arti Drammatiche). L’evento organizzato in occasione della "Giornata della Memoria" si snoderà sia attraverso incontri e dibattiti, sia attraverso linguaggi artistici quali musica, teatro, cinema e pittura; tutte accumunate dalla volontà di raccontare quanto successo e di mantenerne vivo il ricordo.

La maratona partirà dalle 11 per protrarsi fino a mezzanotte. Tra gli argomenti affrontati negli incontri-dibattito Gianfranco Goretti tratterà delle politiche discriminatorie nei confronti degli omosessuali durante la seconda guerra mondiale. Si parlerà anche di Genetica e Sessualità, a partire dalle riflessioni di Magnus Hirschfeld, una delle figure dominanti nell’ambito della difesa dei diritti politici degli omosessuali (1868-1935): ebreo, omosessuale e social–democratico, Hirschfeld si occupò di studi di sessuologia, espresse il concetto di terzo sesso e fondò il “Comitato scientifico-umanitario” e l’“Istituto di Scienze Sessuali”. Tra i relatori si segnalano le presenze di Luigi Attenasio, Imma Battaglia, Anna Foa, Pupa Garribba, Franco Grillini, Enrico Oliari, Angelo Pezzana, Rossana Praitano, Marcello Pezzetti, Marco Reglia e Franco Siddi.  

Il teatro sarà presente con un triplice appuntamento: I sogni e le pietre, suggestiva creazione di teatro-danza di Marco Mattolini liberamente ispirata alle opere di Primo Levi, Daniela Padoan, Martin Shermann e Bertolt Brecht,  con Francesco Magali, Raffaella Mattioli, Gloria Pomardi, Leonardo Sbragia e Giuseppe Grisafi, coreografie di Gloria Pomardi; Al di qua del bene e del male di Marco Belocchi, spettacolo itinerante elaborato su testi da Primo Levi, Wiesel, Kertesz, Frank, Bruck e Bassani, con un cast di attori formato da Daniela Di Bitonto, Maurizio Palladino, Eleonora Pariante, Alessandro Waldergan, Paola Surace, Valter Venturelli, Valentina Maselli e Marco Belocchi; La scelta di Turing di Vittorio Pavoncello, uno spettacolo su Alan Turing, il noto matematico che permise di decifrare i codici crittografati dei nazisti (ENIGMA) permettendo così agli alleati di vincere la guerra e in seguito, a guerra finita, portato al suicidio perché omosessuale. Protagonisti Bruno Maccallini, Toni Garrani, Arianna Lazzaro e Cristina Aubry, musiche di Enzo De Rosa, scene e costumi di Toni Saracino.

Le performance musicali, ispirate alle tragedie dei campi di concentramento, saranno espresse da molteplici contesti sonori: il duo Neoklassic formato da Enzo De Rosa e Kyung Mi Lee  interpreteranno al pianoforte e violoncello la composizione Il giallo e il rosa; il soprano Monica Benvenuti eseguirà l’opera Nudo di Sylvano Bussotti  su testo di Aldo Braibanti; Francesco Lotoro e l’Ensemble Musica Judaica proporranno un’antologia di musiche “concentrazionarie“ scritte dal 1933 al 1945  dal titolo Musica dell’Uomo di domani; il violinista Marco Valabrega e il Trio Dreidel con la cantante Ruth Ejzen in brani tratti dal loro ultimo lavoro Eyn, tsvey…Dreidel.
Le mostre Homocaust, a cura del Circolo Mario Mieli e di Arcigay proporranno un buon livello di approfondimento del quadro storico sull’approccio del fascismo all’omosessualità e sulla persecuzione delle donne lesbiche, con particolare attenzione anche alle discriminazioni effettuate nei regimi totalitari (fornito è l’elenco dei paesi che prevedono norme contro l’omosessualità).
L’esposizione sarà affiancata dall’omaggio pittorico Arte e Shoah di 20 artisti sul tema della Shoah e dell’Homocaust, tra i quali {mosimage}Eclario Barone, Franca Bernardi, Paola Casalino, Fiorella Corsi, Giorgio Fiume, Stefano Frasca, Vardi Kahana, Menashè Kadishman, Lughia, Rita Mele, Teresa Pollidori, Eliana Prosperi, Rosella Restante, Giovanni Liberatore, Teresa Mancini, Birgitt Shola Starp.

Il cinema testimonierà il passato “giallo-rosa” tramite una duplice proiezione: Grune Rose di Dario Picciau, un film-racconto omaggio a Richard Grüne, artista e testimone dello sterminio degli omosessuali sotto il nazismo, prodotto da Visions e Arcigay Firenze "Il Giglio Rosa“ su soggetto e sceneggiatura di Roberto Malini; Paragraf 175, l’opera diretta da Rob Epstein e Jeffrey Friedman su testo di Sharon Wood, narrata nella versione originale da Rupert Everett: uno straordinario documento tragico e commovente che ritrae 6 sopravissuti alla persecuzione nazista contro gli omosessuali.

Infine il Premio Teatro e Shoah, a cura del CeRSE Tor Vergata che vedrà proclamare i vincitori della II edizione e consegnare loro le targhe della Presidenza della Repubblica.
   
Per informazioni:
www.mariomieli.org/ programma