La battuta d’arresto contro l’Andria non ne compromette la corsa in vetta alla classifica della Prima divisione, ma la formazione di Incocciati ha dimostrato confusione nel gioco e scarsa vena offensiva

 

 

di Gipro

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Roma, sabato 6 novembre 2010 – Cercasi disperatamente l’Atletico Roma. Dopo la straordinaria partenza nelle prime gare, la formazione di Incocciati ha manifestato un’involuzione preoccupante per le ambizioni di classifica dei romani. Dopo la sconfitta per 0-1 contro l’Andria, nulla ancora è compromesso con la vetta ad un passo, ma per poter ritrovare la continuata di inizio stagione i biancoblù dovranno ritrovare quel gioco che in questo momento latita. Troppo spesso, durante le fasi della gara, l’Atletico Roma appare in difficoltà per costruire il gioco e si affida ai lanci lunghi provenienti dalla linea difensiva che, oltre a saltare il centrocampo, non riescono a servire Ciofani e compagni. La confusione nel gioco e la scarsa vena offensiva del settore avanzato rappresentano un quadro desolante della situazione attuale dei romani.  

La gara

Malgrado il mese autunnale, allo stadio Flaminio si percepisce una temperatura quasi primaverile, che allieta lo sparuto pubblico presente sugli spalti. Il ritmo è da fine stagione e la gara raramente offre spunti degni di nota. In apertura d’incontro Franceschini, per l’Atletico Roma, e Del Core, per gli ospiti, tentano la via del gol, senza fortuna. Al 20’ i padroni di casa sfiorano il vantaggio con Franchini che, con un calcio da fermo, colpisce la traversa. Alla mezz’ora l’incontro vive il momento migliore con Ciofani che, in due occasioni, tenta la marcatura, ma Spadavecchia non si fa sorprendere. I pugliesi non si fanno intimorire e con Ceppitelli, servito da Fazio, pareggiano il conto dei legni colpendo la traversa. Termina la prima frazione di gioco tra gli sbadigli dei presenti, che nella ripresa assistono ad uno spettacolo ben peggiore. 

Ad inizio ripresa Incocciati lancia nella mischia Caputo e Miglietta per Chiappara e Franceschini, ma la musica non cambia per i romani. Tranne una conclusone del solito Ciofani, che Spadavecchia neutralizza di piede, per i romani cala il buio e scompaiono definitivamente dal rettangolo di gioco. I pugliesi si rendono pericolosi, in due occasioni con Del Core, ma Ambrosio chiude la saracinesca. Nulla può fare il portiere romano, al 37’, alla conclusione di Ceppitelli che, servito da Paolucci, con un preciso colpo di testa realizza il gol-vittoria.

Di Massimo Marciano

Fondatore e direttore di La Città Metropolitana. Giornalista professionista, youtuber, presidente e docente dell'Università Popolare dei Castelli Romani (Ente accreditato per la formazione professionale continua dei giornalisti), eletto più volte negli anni per rappresentare i colleghi in sindacato, Ordine e Istituto di previdenza dei giornalisti. Romano di nascita (nel 1963), ciociaro di origine, residente da sempre nei Castelli Romani, appassionato viaggiatore per città, borghi, colline, laghi, monti e mari d'Italia, attento osservatore del mondo (e, quando tempo e soldi lo permettono, anche turista). La passione per la scrittura è nata con i temi in classe al liceo e non riesce a distrarmi da questo mondo neanche una donna, tranne mia figlia.

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